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œSignori si nasce, e io lo nacqui  , è una frase famosa di Toto, che dice una grande verità . Alcune attitudini o talenti sono naturali. Altri invece sono acquisiti.

Per fortuna,  chiunque può imparare studiando e facendo esperienza. Nell’arte della negoziazione vale questa regola.

Di sicuro ci sono delle doti che caratterizzano alcuni, più di altri come l’empatia che spesso è fondamentale conoscere gli altri e uscire vincitori in ogni trattativa.

Tuttavia, potrai imparare a negoziare facendo esperienza e conoscendo alcune tecniche fondamentali.

Se una buona negoziazione è fondamentale in ogni ramo del business immobiliare, lo è ancora di più nell’acquisto e nella vendita di quote immobiliari, che come ti ho raccontato qualche giorno fa è un mercato promettente e pieno di opportunità .

Leggi qui per approfondire: >>> Quote immobiliari: mercato ricco di opportunità  se hai una strategia

Immagina di aver acquistato il 30% di un immobile e di puntare ad acquistare le altre quote dagli altri proprietari, ecco una situazione potenziale:

Cosa fai?

Contatti Ada e riesci a convincerla a cederti la sua quota per una cifra vicina ai 30mila euro. Sei convinto allora che la strada è in discesa, adesso puoi fare un’offerta a Ludovico e portarlo a cedere. E invece succede l’inaspettato. Malgrado la tua offerta sia allettante, Ludovico ti dice che œmai cederà  le sue quote! .

Ti trovi spiazzato e sarai costretto a rinegoziare. Ma come partire dopo un così netto rifiuto? Conoscendo alcune tecniche di negoziazione troverai altre strade da percorrere e diventare proprietario dell’intero immobile.

Un buon negoziatore œfa i compiti a casa 

Torniamo a te e Ludovico. Il suo œno  ti ha spiazzato sai perché? Non hai valutato alternative sei andato spedito da lui pensando di poterlo convincere a primo colpo, purtroppo, in una trattativa non è quasi mai così. Allora ti renderai conto di non aver fatto i compiti a casa e di non aver valutato 2 aspetti fondamentali di un buon negoziatore:

  1. L’alternativa all’accordo: arriva alla trattativa avendo già  valutato una serie di alternative. Come fa un buon stratega, se il piano A fallisce, deve averne pronto uno B, valido allo stesso modo.
  1. Valutazione dei fattori su cui far leva: in una trattativa c’è sempre chi ha un potere negoziale più forte e chi al contrario lo ha più debole. Prova a capire quali sono gli elementi per cui l’altro è disposto a cedere e le cose a cui tu sei pronto a rinunciare per concludere il negoziato.

Se tu avessi ragionato su questi aspetti prima di incontrare Ludovico, forse saresti riuscito a spuntarla!

Un buon negoziatore non fa questi errori

Anche quando fallisci una trattativa, ti sarà  utile per capire che errori hai commesso.

Ecco i 3 errori più comuni che con ogni probabilità  hai compiuto:

  1. Hai ragionato solo sull’aspetto economico. Per convincere Ludovico a cedere le quote hai parlato con lui solo di soldi. Eppure come dicono alcuni maestri della negoziazione, il 50% di una trattativa è condizionato dalle emozioni. Per questo tratta la controparte nel modo giusto, con dignità , non minare alla sua buona reputazione.
  2. Hai valutato male il bene. Come abbiamo detto in precedenza sei andato da Ludovico convinto di avere la migliore offerta. Ma ne sei davvero sicuro? Spesso nelle negoziazioni capita di valutare un bene solo sulla base di proprie stime senza tener conto del mercato. Hai fatto un’analisi opportuna?
  3. E le alternative dove sono? Di questo errore abbiamo già  parlato poco fa. Il peggior negoziatore è quello che mostra di non avere alternative. Ricorda: se sei un compratore di un immobile e fai trasparire il tuo amore assoluto per quel bene, come se non avessi altro su cui puntare, il venditore tenderà  ad aumentare il prezzo perché sa di avere un potere negoziale infinito.  

Tre 3 regole del buon negoziatore  

Come convincere Ludovico a cedere le sue quote allora? Esistono 3 regole che ti aiutano.

  1. Fai tu prima offerta (sembra banale, forse, ma funziona)
  2. Mettiti nei panni dell’interlocutore: se capisci cosa davvero lo motiva a vendere o non a vendere, riuscirai ad avere su di lui un enorme vantaggio strategico
  3. Usa i numeri a sostegno della tua tesi: usare numeri a testimonianza delle tue argomentazioni può rappresentare una carta vincente per persuadere l’altro

Buona Vita

Antonio Leone