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Ti chiedi se l’usucapione vale anche nella violazione della distanza minima?

La Cassazione ha risposto di sì.

Ma che cos’è l’usucapione?

L’usucapione è l’acquisto della proprietà  di un bene da parte di chi lo ha posseduto per un certo lasso di tempo e in maniera continuativa.

Il diritto prescrive che per i beni immobili questo lasso di tempo durante il quale il bene è utilizzato in tutte le sue funzioni e mantenuto in ottimo stato, attraverso delle periodiche ristrutturazioni – va fissato in 20 anni.

Allo scadere dei 20 anni, chi ha posseduto l’immobile ne diventa legittimo proprietario e nessuno può più vantare nessun diritto sullo stesso, nemmeno il proprietario originario.

Cosa prescrive, invece,  la legge sui confini delle abitazioni?

usucapione

Se vuoi costruire la tua casa, l’art. 883 del Codice Civile ti obbliga a lasciare uno spazio di 3 metri

tra la tua proprietà  e quella del tuo confinante, anche se alcune disposizioni locali possono decidere di aumentare questo limite.

Chi non rispetta i termini di legge viene condannato a risarcire il danno o addirittura a demolire l’abitazione.

Ma non sempre si incorre in una denuncia da parte del proprio confinante e può accadere che si resti a una distanza minore dei 3 metri senza che qualcuno faccia intervenire il giudice.

Dalla mancata denuncia di questo abuso possono passare 20 anni, esattamente quelli che permettono l’usucapione di un bene immobile, ma la distanza tra due abitazioni può essere usucapita allo stesso modo?

La Cassazione ha da pochissimi giorni depositato una sentenza che lo prevede, quindi

 

allora hai acquisito per usucapione lo spazio ravvicinato.

Ma questa sentenza va anche oltre, perché stabilisce che posso usucapire la distanza minima anche se il tuo immobile è abusivo.

Il motivo è semplice:

il problema della concessione edilizia riguarda solo chi costruisce abusivamente e lo Stato, non i confinanti, dunque se la tua abitazione è stata costruita abusivamente a una distanza inferiore ai 3 metri dalla casa vicina, nessuno può obbligarti, dopo 20 anni, a demolirla o a risarcire i danni.

E’ meglio quindi non abbassare la guardia e non far passare il tempo massimo per pretendere che chi ha costruito a pochissimi metri da casa tua possa rimanerci a vita.

Se ti accorgi quindi che il tuo vicino di casa è a un palmo di naso da te intervieni:

se proprio non vuoi fargli demolire l’abitazione,

almeno puoi pretendere un risarcimento dal tribunale  di competenza.

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Buona Vita

Antonio Leone

 

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