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Di fronte a un’innovazione tecnologica un professionista dell’immobiliare, di solito, ha due atteggiamenti. C’è chi la rifiuta perché œha sempre fatto le cose a modo suo e perché dovrebbe cambiare? . E c’è chi invece, ha un atteggiamento più costruttivo: prova a capire la novità  e a studiarla, per avere poi un vantaggio competitivo nel tempo rispetto ai suoi avversari.

La persona che ospito oggi sul blog, il notaio Ludovico Capuano, è uno di quelle persone che appartiene al secondo atteggiamento. Quando l’ho conosciuto, mi ha subito colpito la sua voglia di sperimentare, di comprendere i nuovi trend, per capire come rinnovare una professione storica, come il notaio.

Ludovico è molto impegnato oggi sulla divulgazione di una tecnologia, che si chiama blockchain (ne parlo qui), destinata a cambiare le carte nel settore immobiliare. Ci siamo incontrati per fare quattro chiacchiere su quello che sarà  il ruolo di questa tecnologia nelle attività  dei notai e per rispondere a una domanda che circola insistentemente sul web: œMa la blockchain farà  scomparire o meno i notai? 

La blockchain e l’addio ai notai?

Per chi fosse œa secco  di blockchain, deve sapere che la tecnologia è una sorta di database infinito condiviso dove circolano le informazioni. Ogni informazione che viene iscritta sui œblocchi  di questo database, non può essere modificata e può essere visionata da chiunque. Quindi immaginiamo una transazione immobiliare, con i due soggetti coinvolti che inseriscono tutti i documenti necessari alla compravendita su questo database online, così da poterli verificare in tempo reale. 

Si intuisce la œpaura  di tutti i professionisti che lavorano come intermediari nell’immobiliare: la blockchain ha tra i suoi obiettivi proprio la scomparsa delle œterze figure , per ridurre i costi e i tempi delle operazioni. Intermediari proprio come i notai:

«Nell’ambito di una circolazione immobiliare, il notaio svolge un’attività  certificatoria rispetto alla volontà  delle parti. La blockchain potrà  avere una funzione sostituendo un registro, ma quello che non potrà  mai fare, a mio modo di vedere, è di validare il percorso che oggi intercorre tra il bene oggetto delle transazione e la transazione stessa. Un ruolo ancora più importante se quel bene non nasce œdigitale , come nel caso della tokenizzazione di immobili, come di opere d’arte », racconta Ludovico, che invece ci fa capire che il punto non è la scomparsa dei notai, ma come questa tecnologia aiuterà  i tanti professionisti coinvolti nell’immobiliare a lavorare meglio e ad essere più veloci ed efficaci presso i loro clienti: 

«Pensiamo a tutte le attività  di verifica che vengono fatte sulle visure. Oggi c’è un sistema dispersivo con i dati di cui abbiamo bisogno per verificare la legittimità  di un’operazione immobiliare che sono dispersi in tante conservatorie. Al contrario, con la blockchain potrebbero essere caricati su uno stesso nodo della catena, e così snellire i tempi delle attività  per la filiera, e di conseguenza ridurre anche i costi di intermediazione ».

Un esempio concreto d’uso e cos’è Notarchain

Ludovico ci offre un esempio concreto d’uso della blockchain in ambito notarile, che sarà  usata per certificare informazioni, come imposte sulla casa, bollette, tasse sui rifiuti, mettendo insieme i soggetti diversi all’interno di una stessa catena: 

«Nel caso di una compravendita immobiliare, il sistema potrebbe consentire al notaio di caricare la voltura nella blockchain, a cui partecipano anche i partner di fornitura elettrica ecc. ».

I notai, più all’avanguardia come Ludovico stanno già  sostenendo la realizzazione di Notarchain, la blockchain, in collaborazione con IBM e gestita da notai, che promette diversi vantaggi: dal potenziamento della velocità  delle attività , alla riduzione dei costi per il cittadino fruitore.

Quanto ti piace restare indietro?

Se la risposta a questa domanda è che non ti piace per nulla restare indietro, allora informati sulla blockchain e su come rivoluziona il mercato immobiliare. Presto ci sarà  anche una sorpresa, che ancora non ti svelo, che ho pensato per aiutarti ad approcciarti all’argomento nel modo migliore. Continua a seguire il blog per scoprirla.

Buona Vita

Antonio Leone

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